La realtà che ci circonda è vista in modo diverso da ciascuna persona.
Per Giorgio Mazzurega la visione della natura, degli elementi del reale, conduce ad una oggettività simbolica; essa è riprodotta con estrema sintesi, con accurato nitore formale. La scelta e I’ accostamento degli oggetti sono finalizzati a provocare allusività emotiva: allora ci appare il mondo paesistico dell’infanzia, oppure vediamo le figure idealizzate dai volti femminili, e in fine l’insieme di elementi floreali che accolgono insetti e animali. Tutto ciò è coerentemente realizzato con estrema cura, nella ricerca di assolutizzare la linea, di dare valenza ai colori, di variare matericamente la superficie pittorica e la visione dell’oggetto rappresentato.
Così, mentre i colori sono equilibrati tonalmente pur restando ad un alto registro cromatico, si vede che la linea si muove sinuosa e morbida, senza l’asperità di voler rivelare una realtà sofferta.
Infatti è proprio verso un mondo ideale e poetico, d’infanzia felice, di adolescenza non turbata che la pittura di Giorgio Mazzurega ci conduce, con una emblematica scelta di immagini volta ad evidenziare l’essenzialità, il significato “altro” delle cose. Anche l’elaborazione formale si muove in sintonia idealizzante, quasi nell’intenzione di trascendere una realtà che può soffocare.
E’ con questa tensione, che “il quadro si evolve costantemente” ricevendo sempre più una maggiore cura e levigatezza, fino alla convinzione intima di aver trovato qualcosa di spontaneo e autentico, di forma e di sostanza.